In Direzione Ipotenusa, l’autrice Mirca Ferri – ormai scrittrice di razza, alla luce delle sue numerose e valide pubblicazioni (“Lati scaleni”, fra tutte) – prosegue la narrazione della vita della giovane Melissa, considerata stavolta nella fase di passaggio fra la tarda adolescenza e l’età adulta.
Gli ingredienti del romanzo – scritto con grande maestria, sia in quanto a forma sia in quanto a sostanza, risultando accattivante leggero e magnetico – sono ancora una volta l’amore, l’amicizia, lo studio, il lavoro, gli imprevisti che si insinuano in un percorso che solo fino a qualche anno prima i protagonisti si illudevano di poter “guidare”, o quantomeno controllare.
“Direzione Ipotenusa” narra della volontà della protagonista di evolvere, di superare i propri limiti (una volta presone consapevolezza), di accettare che è il caso di cominciare “a far sul serio” perché l’età dell’irresponsabilità, dei sentimenti incontrollati e incontrollabili, del puro istinto è finita.
Dunque Melissa, nelle sue vicissitudini, si confronta – “vivendoli” in prima persona o sulla pelle di persone a lei vicine – con bulimia, anoressia, gravidanze indesiderate, amori brevi e “di circostanza”, convivenze, rapporti amorosi sul luogo di lavoro, ricadute in situazioni sentimentali sin troppo tristemente conosciute.
Mirca Ferri descrive magistralmente un altro, significativo tassello della giovane vita della sua pupilla; a noi, lettori appassionati di Melissa e della sua gang, il gradito compito di esplorarlo!
Che recensione magnifica. Mi attrezzero’ subito per acquistarlo (anche quello precedente). Gli argomenti cosi’ variegati e il percorso intrapreso dalla protagonista che cresce stimola molto la mia curiosità a maggior ragione quando il libro è scritto bene. Volo su amazon!
Concordo su quanto scitto dal recensore. “Direzione Ipotenusa” è un magnifico seguito del precedente”Lati scaleni”. L’autrice evolve non solo la sua protagonista ma il suo stesso stile narrativo risultando una lettura di spessore.